L’Angelo Raffaele

Raffaele è, nella tradizione apocrifa biblica, uno degli angeli che sono alla presenza di Dio e ne cantano incessantemente le lodi.
Il nome Raffaele (in ebraico רפאל) vuol dire “medicina di Dio” o “Dio guarisce” e si contrappone al significato del nome del diavolo Asmodeo: “colui che fa perire”.

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Published in: on novembre 28, 2014 at 3:12 PM  Lascia un commento  
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Fai di me poesia

Ludovico

Lettera 21. Gli occhi della donna si abbassarono sul proprio camice, sospirando profondamente, lento il suo sguardo si levò adagio oltre i vetri della finestra, perdendosi nella pioggia battente che stava dilavando le strade dalla polvere, muta, circondata dal silenzio ovattato del suo ambulatorio, caldo, avvolgente, poco distante dal campo d’esercitazioni.

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Published in: on novembre 27, 2014 at 3:39 PM  Lascia un commento  

Il Pan D’Oro

Il Pandoro. Il colore oro del pandoro (pane d’oro) è dovuto al gran numero di uova nell’impasto. Le origini del pandoro sono incerte, forse è il “Pan de oro” servito a Natale dai Dogi veneziani nel Cinquecento, forse è un antico dolce veronese o, forse, deriva da un dolce che veniva preparato nella casa reale degli Asburgo e che veniva chiamato “Pan di Vienna”. Rispetto al panettone contiene più burro, non meno del 20%, e uova, con l’aggiunta di vaniglia o vanillina. Anche per il pandoro esistono molte varianti”moderne” che lo vedono ricoperto di cioccolato o ripieno di creme.

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Published in: on novembre 27, 2014 at 11:35 am  Lascia un commento  

Cristina

Lettera 21. Dolcemente, lievi, impalpabili, con delicatezza infinita le dita di Cristina spostarono i lunghi capelli della bambina dietro l’orecchio, sorridendole nello scendere carezzevole dei polpastrelli sulle rosee guancie “Francesca adesso è ora di dormire, da brava!” spostò la mano sulla fronte della piccina, “dormire” che gran parolona, pensò fra se e sé la donna, tacendo. Conosceva bene la vivacità della sua figlioletta, la sua carica di energia, era così piena di vita, eccessiva, una tale monella, che farla star ferma era un’impresa impossibile durante il giorno, figurarsi poi se di notte non era l’ultima a chiudere gli occhi.

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Published in: on novembre 26, 2014 at 4:22 PM  Lascia un commento  

La Casa del Vento – Primavera

Dietro i vetri
petali di ciliegio –
la primavera
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Lunascarlatta.
La tua bocca indecente.
Magnifica il cielo.

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Published in: on novembre 26, 2014 at 4:18 PM  Lascia un commento  

La Casa del Vento – Estate

Tuono d’estate.
L’afa ingabbia
il respiro
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Un tuo bacio.
Piume d’angelo.
Controvento.

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Published in: on novembre 26, 2014 at 4:17 PM  Lascia un commento  

Ho conosciuto un angelo che si chiama Godot

Published in: on novembre 26, 2014 at 4:15 PM  Lascia un commento  

La Casa del Vento – Autunno

Fra le mie gonne
foglie d’acero le tue mani.
– Trame d’autunno
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Spina di rosa.
Specchio il mio respiro.
Del pettirosso.

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Published in: on novembre 26, 2014 at 4:14 PM  Lascia un commento  

La Casa del Vento – Inverno

Rami di luna.
Il senso dell’inverno
attorno langue
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_White rose
Maschera azzurra il cielo
di meraviglia
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Published in: on novembre 26, 2014 at 4:12 PM  Lascia un commento  

Niente di me

pet2

Published in: on novembre 26, 2014 at 10:04 am  Lascia un commento  

La rosa del passero d’inverno – Raccolta di poesie haiku

Dietro i vetri
petali di ciliegio –
la primavera
_______________

Lunascarlatta.
La tua bocca indecente.
Magnifica il cielo.

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Published in: on novembre 26, 2014 at 9:49 am  Lascia un commento  

Odi et Amo

Lettera 21. Poggiata con la schiena contro quel palo, legno di fortuna, dove potersi sistemare per riprendere fiato, lentamente il capo di Alice si abbassò privo di forza, il respiro sembrava uscirle da ogni dove in quel momento, come un colabrodo lo sentiva attraversare tutti i fori aperti del suo corpo. Seduta fra quella polvere, percepiva fluire il sangue fuori dal suo ventre come succo caldo, più premeva le mani a tamponare quei buchi, maggiormente avvertiva quella linfa vitale abbandonare le sue membra come fiume in piena. Dolore, solo quello era ciò che provava distintamente in quell’istante, un forte, sconfinato dolore, il sangue le colava via come una falla, e lei non riusciva ad arrestarlo.

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Published in: on novembre 25, 2014 at 2:54 PM  Lascia un commento  

Pace

Il termine deriva dal latino pax (il quale a sua volta si fa derivare dalla radice indoeuropea pak-, pag- fissare, patuire, legare, unire, saldare; alla quale sono legate anche pagare e pacare) ed è il contrapposto di bellum (guerra) in senso politico e sociologico, ovvero dello stato dei rapporti tra individui o gruppi di individui.
Trattandosi di uno dei concetti più antichi e profondi in senso antropologico il termine ha quindi assunto significati più estensivi e generali, compresi verbi come appacificare e rappacificare, con i relativi riflessivi: appacificarsi e rappacificarsi.

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Published in: on novembre 25, 2014 at 2:50 PM  Lascia un commento  

Il corvo e la rosa

Orfeo

Lettera 21. Lenta la giovane prese a far ruotare il bicchiere fra le dita, stretto nel palmo, allentando a tratti la presa come un gioco, il gioco di un bravo equilibrista, abbassando gli occhi su quel liquido ambrato a lambire i bordi, facendolo brillare alla fioca luce delle lampade intorno. Fuori il silenzio ovattato, sospeso, sembrava compatto come la trama di un soffice gomitolo di lana rossa a dipanarsi “Come vorrei che questo silenzio potesse durare in eterno, avvolgendo così, col suo manto i fuochi dell’artiglieria a farla tacere, stendendosi come un manto sopra le brutture di questa guerra. Questo mondo di creature in lotta fra loro, perenne”.

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Published in: on novembre 25, 2014 at 9:03 am  Lascia un commento  

I have a dream

“Perché dimmi che non è meraviglioso? In Giappone è così, pressoché ogni giornale ha una sezione riservata agli haiku, su di un Giornale locale trova posto una poesia assieme alle notizie più importanti!Accanto ai comunicati di quotidiano orrore, spargimenti, sangue e dolorosa follia, trova luogo un soffio di poesia, un motivo per continuare a sperare! Ogni giorno uno! Ed io vorrei poter trasmettere questo!”

Published in: on novembre 25, 2014 at 8:54 am  Lascia un commento  

L’haiku

L’haiku è definita poesia “non finita” perché ogni poesia richiede che il lettore la termini nel suo cuore.
I poeti di haiku contemporanei scrivono poesie in forma di brevi frammenti di tre parole o anche meno.

Published in: on novembre 25, 2014 at 8:48 am  Lascia un commento  

Neve

Lettera 21. Buio. Interno notte. Sala. “Come vorrei che questi petali di neve che cadono così lievi adesso, potessero ricoprire col loro manto le brutture di questa guerra. Questo mondo di creature in lotta fra loro, perenne”
Osservava il giovane la coltre di neve, cadere dietro i vetri della finestra, chiuso nella sua mimetica d’ordinanza a fasciargli i muscoli, quei pettorali scolpiti, la cassa toracica troppo grande a contenere un cuore solo, oltre il buio della città addormentata.

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Published in: on novembre 24, 2014 at 2:22 PM  Lascia un commento  

I miei Ebook

“El petirojo de las alas de nieve – Colecciòn de poemas hauku”
http://www.bookrepublic.it/book/9788869320057-el-petirrojo-de-las-alas-de-nieve/
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“El cielo sobre la guerra – Colecciòn de poemas haiku”
http://www.bookrepublic.it/book/9788869320118-el-cielo-sobre-la-guerra/

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“La cicogna dalle calze rosse – Raccolta di poesie haiku”
http://www.ibs.it/ebook/Fiorentino-Monica/La-cicogna-dalla/9788897902911.html

Published in: on novembre 24, 2014 at 2:18 PM  Lascia un commento  

Lettera Ventuno

Il mio blog 2.0  http://haikusparsi.wordpress.com

Published in: on novembre 24, 2014 at 10:38 am  Lascia un commento  

Ho conosciuto un angelo che si chiama Godot

Mattia

Lettera 21. Abbassando lo sguardo, oltre il posarsi lieve della neve dietro i vetri della finestra, a ricoprire di bianco intorno, stringendosi nello scialle, Nausicaa si morse il labbro, nel buio della sua stanza, quattro pareti, un tavolo e due sedie, svegliata di soprassalto dalle potenti raffiche di vento, credendo fosse stata la mano di qualcuno a bussare forte alla sua porta, accorgendosi invece, di quanto fosse in realtà stata soltanto l’inclemenza del tempo ad aver lavorato con la sua fervida immaginazione.

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Published in: on novembre 24, 2014 at 10:15 am  Lascia un commento