Damascena.
Nella pelle angeli_uguali
a riconoscersi
Damascena.
Nella pelle angeli_uguali
a riconoscersi
Camelie.
Il nostro ultimo giro di tango,
spegne la notte
Dondola
fra i fiori dell’alba –
una culla
Urla la luna.
Graffiano nel sangue i tuoi denti.
Piume a cadere.
Stravolti
gravidi d’umido silenzio –
i nostri corpi stretti
Ubriaco.
Il vizio rosso delle tue labbra.
Imbratta il cielo.
Lunascarlatta.
La tua bocca indecente.
Magnifica il cielo.
Spogliami –
d’ogni resistenza
l’anima
Primavera
poesia di ricordi –
i ciliegi
Cenere di rose.
Nei tuoi occhi di sole.
I miei sogni scalzi.
Cicogne
la tua lingua_nella mia bocca
a cadere
Sul davanzale
la neve e la rondine.
– Il primo bacio
…. e ci si accorge poi di colpo, camminando lungo quel Porto, immerso nel vento caldo del sole che era d’agosto, di quanto Ulisse seduto così dinanzi a quel pianoforte, sia in realtà cresciuto di botto
Lambirsi di bocche –
nei sensi angeli_uguali
a cercarsi
Spine.
S’inerpica fra i rovi
un bocciolo
Vienna di pioggia.
Il pianoforte e le rose, luna.
S’apre la notte.
Cercami –
stanotte fra le righe
dei tuoi pensieri
Una gardenia.
La festa dei tuoi occhi.
Neve d’aprile.
Spacca
la testa a martellare –
la tua assenza