Salviamo Elisa

Salviamo Elisa, la bambina affetta da una rarissima forma di leucemia.

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Published in: on agosto 29, 2019 at 4:22 PM  Lascia un commento  

L’alloro

Il nome botanico dell’alloro è Laurus nobilis: l’aggettivo si riferisce al prestigio di questa pianta. Nell’antica Roma veniva utilizzata per confezionare ghirlande che ornavano la fronte di imperatori, poeti e vincitori olimpici, come simbolo di sapienza e gloria.

Published in: on agosto 29, 2019 at 11:58 am  Lascia un commento  

Dodici rose rosse

Tutti sanno bene che i fiori solitamente si donano in numero dispari, ma allora come mai le rose vengono regalate in mazzi di 12, 24, 36?

La tradizione sembra aver avuto inizio nell‘Inghilterra vittoriana. Nell’ 800, infatti, quando la popolarità delle rose crebbe sia in Europa che negli Stati Uniti, anche il loro prezzo subì una forte impennata. Regalare 12 rose in Inghilterra, pertanto, prese a rappresentare davvero un gesto mosso da sentimenti profondi dal valore inestimabile.

Tuttavia il numero 12 appare frequentemente tanto nelle successioni cicliche naturali (12 mesi all’anno), quanto nella tradizione religiosa, spirituale e mitologica. Esso è associato al concetto di perfezione in quanto le le cifre che lo compongono 1 e 2, sommate danno come risultato 3, numero del divino.

Il 12 ricorre spesso nella mitologia greca (sono 12 i principali Dei dell’Olimpo, le fatiche di Ercole e i Titani) ,ma anche nella tradizione cristiana (12 apostoli) e nella letteratura medievale (12 i cavalieri della Tavola rotonda e i Paladini di Carlo Magno). E non sono forse 12 i segni zodiacali

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Published in: on agosto 28, 2019 at 3:43 PM  Lascia un commento  

Paolo Fox. L’uomo, l’astrologo

Nato a Roma nel 1961, Paolo Fox ha iniziato la sua carriera da astrologo negli anni ’90. Ha collaborato con numerose riviste, poiché è anche giornalista pubblicista, scrivendo l’oroscopo per i mensili Astrella e Astrolei prima, e per i settimanali Vip, TvStelle e Cioè in seguito. In una passata intervista, Fox ha dichiarato di essere stato notato da Paolo Villaggio: “Ho iniziato a 16 anni a interessarmi all’astrologia, ma sono stato scoperto nel 1982 da Paolo Villaggio: mi fece fare lui i primi oroscopi in tv a Villaggio party che conduceva con Adriano Panatta su Odeon tv”. La strada all’inizio non è stata molto semplice per l’astrologo e giornalista romano: non ci guadagnava quasi niente, ma con il tempo gli astri sono stati dalla sua parte.

Paolo Fox è del segno zodiacale dell’acquario, è una persona riservata, che difficilmente vediamo sui giornali di gossip, se non per raccontare il suo oroscopo. Non abbiamo mai sentito parlare di relazioni sentimentali nella vita dell’astrologo e, certamente, non ha figli.

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Published in: on agosto 28, 2019 at 3:40 PM  Lascia un commento  

27 agosto Santa Monica

27 agosto Santa Monica

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Published in: on agosto 27, 2019 at 9:13 am  Lascia un commento  

Santuario Eremo S. Romedio

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Conosci la storia di Bruno 🐻, l’orso che si trova al Santuario Eremo San Romedio? È stato preso da cucciolo e venduto a un privato in Italia che lo teneva in una piccola gabbia. Liberato è stato portato in Abruzzo e poi qui dove c’è chi si occupa di lui dandogli ciò di cui ha bisogno, cosa che lui non riuscirebbe a fare essendo vissuto sempre in cattività.

Published in: on agosto 27, 2019 at 6:38 am  Lascia un commento  

Amor Vincit Omnia

L’intuito potrebbe essere l’arma segreta per scoprire che significa Amor vincit omnia: quella che è tra le locuzioni più romantiche arrivate fino a noi potrebbe essere tradotta in italiano con una buona dose di ragionamento e qualche suggerimento che vi daremo di seguito.

Che si tratti di un’espressione dalle origini remote l’abbiamo ampiamente già detto, non tutti sanno però che Amor vincit omnia deriva da Publio Virgilio Marone: a lui, infatti, si deve attribuire la paternalità di questa frase che inizialmente era seguita da un’altra espressione.

A voler essere precisi Marone scrisse Omnia vincit amor et nos cedamus amori ma presto si diffuse l’uso della sua sintassi così come la conosciamo oggi. Inoltre, a ben vedere, al primo si sono affiancati un’altra serie di figure e personaggi che hanno richiamato nei propri scritti la locuzione Amor vincit omnia:

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Published in: on agosto 25, 2019 at 2:09 PM  Lascia un commento  

Emozioni

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Leggilo ai ragazzi, facendo arrivare questo mio pensiero ai tifosi tutti, in primis la Curva Sud.
Oggi una delegazione della Cavese è venuta a C.mmare x far visita a mio figlio Catello. Ebbene rivolgo a loro un caloroso, affettuoso ringraziamento, per avere, ancora una volta, mostrato grande sensibilità, così onorado, ancora una volta ( sono 14 anni ad aprile prossimo) la memoria del Leone.

Un silenzio iniziale, quasi surreale, indecifrabile, segno, sono certo, che si stava a lui pensando, per ripercorrere, per chi ha avuto modo di conoscerlo di persona, e chi ne ha sentito parlare, un dejanvu, delle sue doti umane, professionali, di altruismo, sportività e personalità che metteva a corredo degli interessi della Cavese fino all’ultima goccia di sudore.

Oggi inizia un’altra storia, un capitolo che si va ad aggiungere a quelli facenti parte del centenario, quei 36.500 giorni, che sembrano meno lunghi che dire 100anni. Ebbene, inizia sotto l’auspicio e la speranza di un’annata ricca di successi e soddisfazioni che possano appagare, soddisfare nonché deliziare quella splendida curva Sud “Catello Mari” , non solo, ma di tutto il popolo Cavese che merita senza alcun se o ma, perché hanno il palato calcistico fine.

Io non ci sarò, per impegni personali, ma vi assicuro che seguirò, attraverso canali deputati, la partita, il risultato e l’andamento della gara.

Si gioca nella terra natia di Catello…sono certo che saprete mettere in evidenza e far splendere la vostra saggezza, il vostro buon senso tanto che, alla fine della partita, gli stabiesi possano restare in silenzio, in quanto nessun aggettivo potrà essere così esaustivo per definirne il comportamento impeccabile, se non pensare: che splendide persone.

A volte il silenzio parla……., diversamente se si applica la voce, bisogna ricordare che se la parola non vale più del silenzio è meglio non dirla.

 

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Published in: on agosto 25, 2019 at 1:46 PM  Lascia un commento  

Vita …

#MagnateOLimone (“Mangiati il limone”) è un’espressione napoletana ironica, utilizzata per dire a qualcuno di accettare la realtà, anche se appare scomoda.

Ci sono tante realtà sul nostro territorio (e non solo) che non vengono accettate a causa dei pregiudizi. Abbiamo deciso di non concentrarci soltanto sulla comunità LGBT+, perché la discriminazione colpisce varie forme di diversità.

Con questa campagna vogliamo dire (col sorriso sulle labbra) a chi è ancora oggi omobitransfobico, sessista, razzista, abilista o l’ageista che i tempi sono cambiati, e che non siamo più dispost* a nasconderci, nè ad adeguarci a qualunque forma di oppressione.

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Published in: on agosto 25, 2019 at 11:04 am  Lascia un commento  

Il conte Max

Cosa accade nel 1957 ad un giovane popolano romano che sogna di entrare nel dorato mondo della nobiltà? Solo una cascata di guai, quello che succede ad Alberto, edicolante romano di Via Veneto, che rincorre le emozionanti avventure dei nobili tra alberghi, viaggi e partite a bridge. Non potendovi accedere, Alberto “studia” da nobile presso il conte Max Orsini Varaldo, un nobile spiantato e scroccone. A frenare le sue esuberanze sono lo zio Giovanni e la zia, buggerati però in occasione delle vacanze di capodanno, quando Alberto riceve dallo zio 25.000 lire di risparmi per recarsi dai parenti a Capracotta. D’accordo con l’amico conte, parte invece per Cortina dove per un equivoco si ritroverà a fingersi proprio il conte Max Orsini Varaldo.

Qui conosce la baronessa Elena di Villombrosa, la quale lo invita ad unirsi alla compagnia di nobili, ma conosce anche la loro governante Lauretta. Una serie infinita di trasformismi, nei quali Alberto indossa i panni del conte, che corteggia la baronessa, e quelli del giornalaio, che insospettiscono Lauretta, lo portano a dover scegliere tra vivere una vita ricca ma non sua ed un’altra più normale che però gli appartiene. La decisione avviene quando scopre il modo arrogante ed umiliante con cui i nobili trattano la bella e dolce Lauretta.

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Published in: on agosto 24, 2019 at 1:08 PM  Lascia un commento  

San Romedio

La leggenda racconta che San Romedio desiderava prendere la strada per Trento, per incontrare Vigilio, il Vescovo della città e ricevere la sua benedizione. Poco prima di partire trovò il suo cavallo a terra, abbattuto da un orso che lo stava sbranando.

Senza alcun timore San Romedio si avvicinò all’orso e gli disse: “Adesso sarai tu a portarmi a Trento”. Quindi gli ordinò di accucciarsi per farsi mettere le briglie. Miracolosamente l’orso ubbidì, permettendo all’eremita di raggiungere Trento sulla sua groppa.

                                                                          * * *

Si narra di Romedio di Thaur che, volendo recarsi a Trento per un ultimo saluto al suo vescovo Vigilio, chiese ad un suo discepolo di sellargli il cavallo. Questi però tornò indietro terrorizzato raccontando che un orso stava sbranando il cavallo. Il vecchio eremita non si scompose e gli disse: “Allora metti le briglie all’orso”. Il discepolo, che di Romedio si fidava ciecamente, tornò indietro e, pur con la dovuta titubanza, avvicinò le briglie all’animale il quale chinò il grosso capo e si fece sellare tranquillamente. Il Santo potè così raggiungere Trento a cavallo dell’orso.

 

Published in: on agosto 24, 2019 at 12:58 PM  Lascia un commento  

Sentimiento nuevo

Es un sentimiento nuevo
Che mi tiene alta la vita
La passione nella gola
L’eros che si fa parola
Le tue strane inibizioni

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Published in: on agosto 24, 2019 at 12:48 PM  Lascia un commento  

E. Lévinas: «Bisogno e Desiderio»

Notiamo ancora la differenza tra bisogno e Desiderio. Nel bisogno. posso far presa sul reale e soddisfarmi di assimilare l’altro. Nel Desiderio, non si dà presa sull’essere, non si dà sazietà, ma un futuro senza punti fermi davanti a me. Il tempo presupposto dal bisogno mi è, infatti, fornito dal Desiderio. Il bisogno umano si fonda da sempre sul Desiderio.

Il bisogno ha cosi il tempo di convertire questo altro in medesimo, lavorando. Io esisto come corpo, cioè come eretto, organo che potrà prendere e, quindi, situarsi, in questo mondo da cui dipendo, di fronte a fini tecnicamente realizzabili.

Niente è dunque attuato fin da adesso, fatto fin da adesso, per un corpo che lavora — e così essere corpo significa avere del tempo in mezzo ai fatti, essereme stessopur vivendo nell’altro. Rivelazione della distanza, rivelazione ambigua, poiché il tempo distrugge la sicurezza della felicità immediata e, contemporaneamente. permette di superare la fragilità così scoperta. E proprio la relazione con l’Altro — che si inscrive nel corpo come sua elevazione — rende possibile la trasformazione del godimento in coscienza e lavoro.

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Published in: on agosto 23, 2019 at 2:06 PM  Lascia un commento  

Simba e Nala

 

 

Il-Re-Leone-Can-You-Feel-The-Love-Tonight-HPIl Re Leone: il coraggio dell’Amore

Published in: on agosto 23, 2019 at 1:23 PM  Lascia un commento  

La Caprese per grandi e piccini

Il Rosso del pomodoro, il brillante Verde del basilico, il Bianco candido della Mozzarella di Bufala. Il tricolore servito nel piatto è il simbolo della tradizione italiana che si attualizza nella cucina. Come per tanti altri piatti fra i quali la pizza, l’Insalata Caprese è  una delle pietanze più semplici e apprezzate della gastronomia mondiale ed è a meritato titolo la regina indiscussa delle tavole dei vacanzieri. Un breviario dei sapori italiani racchiusi in un amalgama che sintetizza, con estrema semplicità, tutta la bontà e la classicità dello stile culinario italiano.

Come suggerisce il nome, quest’insalata è nata, o almeno si crede esser nata nella bellissima Isola di Capri, vera e propria perla del Golfo di Napoli, nota per l’elegante Via Camerelle, la lussureggiante natura, la suggestiva Grotta Azzurra, i maestosi Faraglioni e l’incantevole Piazzetta Umberto I. Il piatto, probabilmente composto per la prima volta durante il secondo dopoguerra, ha origini che si perdono nel mito e nella leggenda.

Nata in un cantiere di Capri, tra le incantevoli stradine dell’isola azzurra immersa a sua volta nell’azzurro del Mediterraneo. Questa probabilmente l’umile origine del piatto noto in tutto Italia. Si racconta che ad assemblare per la prima volta le componenti fu un muratore particolarmente fiero della propria patria che volle omaggiare i colori della bandiera italiana farcendo il proprio spuntino con prodotti che richiamassero i colori del vessillo della beneamata patria.

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Published in: on agosto 23, 2019 at 9:50 am  Lascia un commento  

Salviamo Elisa

Purtroppo l’ultimo trapianto di midollo osseo, eseguito un anno fa, non ha retto. Così il padre di Elisa Pardini, cinque anni, ha lanciato un nuovo appello per trovare un secondo donatore più compatibile. Una corsa contro il tempo che se però non poterà novità, costringerà l’ospedale Bambin Gesù di Roma ad usufruire di nuovo del precedente donatore.

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Published in: on agosto 20, 2019 at 6:04 am  Lascia un commento  

Il Gelato. Una passione veneta

Quella per il gelato è una passione antica nelle terre del Veneto, dove la tradizione gelatiera ha saputo mantenersi viva grazie al capitale umano del territorio e agli eccezionali prodotti tipici.

Con la Primavera e della bella stagione iniziano a vedersi i capannelli di grandi e piccini di fronte alle tante Gelaterie Artigianali del Veneto.
Il Gelato di qualità è un prodotto a cui siamo particolarmente affezionati e, che, negli ultimi anni ha subito una profonda evoluzione. E’

indiscutibilmente migliorata la qualità e questo ha premiato i consumi. La tradizione del gelato artigianale parte dalle valli Bellunesi di Zoldo e del Cadore. Un territorio magico che ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento alle Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.

Fin dall’antichità queste vallate avevano una vivace economia basata sull’estrazione mineraria del ferro e della sua lavorazione.

La fiorente produttività che caratterizzò i secoli precedenti subirono però nei secoli un continuo declino. La caduta di Venezia e il conseguente ristagno di tutte le attività produttive aveva portato ad una crisi evidente dell’economia locale.

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Published in: on agosto 17, 2019 at 4:27 PM  Lascia un commento  

Il 15 agosto

Il 15 agosto si festeggia solo in Italia e la festa è dedicata all’Assunzione di Maria Vergine, ma la ricorrenza è pagana. Nel 18 a.C. infatti Ottaviano fu proclamato Augusto, quindi venerabile e sacro, dal Senato. In questa occasione l’imperatore dichiarò tutto il mese di agosto Feriae Augusti, ovvero le vacanze di Augusto, visto che questo mese nell’antica Roma includeva molte altre feste religiose.

Il termine Augusto derivava dalla denominazione della Grande Madre siriana Atargatis, detta “l’Augusta”, cioè la più grande, la più sacra, la Dea con la corona turrita che si ergeva in piedi poggiando su due leoni.

Sembra che nel 21 a.c. le Feriae Augusti mutarono nome in Feriae Augustales riunendo in un unico festeggiamento tutte quelle del mese.

Da allora i raccolti sarebbero stati dedicati all’imperatore quale garante degli approvvigionamenti, non solo dei romani ma soprattutto dei poveri, che ricevevano gratis il grano e l’olio.

Published in: on agosto 15, 2019 at 11:36 am  Lascia un commento  

Una storia d’Amore

In Spagna si venera un Crocifisso che ha il braccio destro schiodato e abbassato. Ai piedi di questa immagine di Gesù un giorno un peccatore ha confessato le sue colpe, ma il confessore esitava ad assolverlo. Lo ha poi perdonato ed ha aggiunto. “Ma bada di non ricadere”.

Il penitente promise, ma era debole e ricadde. Tornò allora dal sacerdote che lo accolse con severità: “Questa volta non ti assolvo”. Il penitente replicò. “Quando ho promesso ero sincero, ma sono debole. Padre, mi dia il perdono del Signore”. Anche stavolta il confessore lo perdonò, ma disse. “E’ l’ultima volta!”. Qualche tempo dopo il penitente ritornò, ma il sacerdote gli disse seccamente. “Tu ricadi sempre, il tuo proposito non è sincero”.

“E’ vero, padre, io ricado spesso, ma è perché sono debole. Sono un malato, ma il mio pentimento è sincero”. “No, non c’è perdono per te!”. Dal Crocifisso si è sentito allora un singhiozzo. Il Cristo ha schiodato la mano destra e, alzandola, ha tracciato sul capo di quel peccatore il segno dell’assoluzione. Contemporaneamente una voce disse al sacerdote: “Tu non hai versato il tuo sangue per lui!”

Published in: on agosto 15, 2019 at 10:25 am  Lascia un commento  

Una Storia Importante

Mamma,
sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia machina con la certezza che ero sobria.

Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava… Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull’asfalto e sento un poliziotto che dice: “Il ragazzo che ha provocato l’incidente era ubriaco”.

Mamma, la sua voce sembra così lontana… Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: “Questa ragazza non ce la farà”. Sono certa che il ragazzo alla guida dell’altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire… Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare…

Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva… La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura… Questi sono i miei ultimi momenti,e mi sento così disperata…Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo… Ti voglio bene e…. addio.

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all’incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva…scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli… Potresti perdere l’opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza.

 

Published in: on agosto 13, 2019 at 10:21 am  Lascia un commento