ETERNO RIPOSO
L’Eterno riposo dona loro o Signore
e splenda ad essi la Luce Perpetua,
riposino in pace.
Amen
Alessandro D’Avenia. Un Cantore dei nostri Tempi
Palermo, 1977
Scrittore e insegnante perdutamente innamorato della realtà. Ama insegnare. Ama scrivere. E cerca il paradiso impastato nella polvere della vita quotidiana e nel cuore delle persone che incontra. Nasce a Palermo in una serena notte di maggio (2 maggio del 1977) e le prime cose che vede e sente sono i colori e i profumi della sua città e terra, Palermo e la Sicilia, che non lo lasceranno mai più.
“Le Favole degli Dei” di Paolo Barbieri
Un Sogno. Un sogno meraviglioso lungo tutte le mitiche illustrazioni che lo compongono. Un sogno dai colori accesi, le atmosfere cupe, avvolgenti, i volti e le gesta passionali, il rosso fuoco di una rosa, il metallo delle armature, le perle vere delle acconciature. Clangore di spade, odori che sanno di guerra, vittoria, perdita: ma soprattutto saggezza e conoscenza.
Ulisse: l’uomo affascinato dall’ignoto
Ulisse (dal latino Ulyssēs) o Odisseo (pronunciato /odis’sεo/ o alla latina /o’disseo/; dal greco Ὀδυσσεύς, Odysseus) è un personaggio della mitologia greca. Originario di Itaca, è uno degli eroi achei descritti e narrati da Omero nell’Iliade e nell’Odiessea, celeberrima opera letteraria, quest’ultima, che dal suo protagonista prende il nome.
“Il Lume dei Morti”
Secondo la cultura tradizionale di molte località italiane, la notte del Giorno dei Morti le anime dei defunti tornerebbero dall’aldilà effettuando delle processioni per le vie del borgo. In alcune zone, conformemente a quanto avviene nel mondo anglosassone in occasione della festa di Halloween, era tradizione scavare e intagliare le zucche e porvi poi una candela all’interno per utilizzarle come lanterne.
“Il Pan dei morti”
- È tradizione in Europa e soprattutto in Italia allestire dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre, che spesso ricordano nel nome, nella forma o nella consistenza questa ricorrenza, detti “Pan dei morti”: presenti nella tradizione culinaria napoletana sono torroni morbidi dalle dimensioni di 50-70 cm, venduti a pezzi. A differenza del torrone classico, non sono a base di miele, ma di cacao, e sono preparati in vari gusti, con nocciole o frutta secca e candita, ma anche al caffè, o altri gusti ancora. E ricordano nella forma una piccola bara.
I diari del principe Desiderio – Raccolta di posie haiku
En el pinar.
De hojas de otoño
se pegan las sandalias
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Nella pineta.
Di foglie l’autunno
incolla i calzari
MaNcAnZa
[man-càn-za] s.f.
- 1 Assenza di qlcu. o di qlco. o anche presenza insufficiente SIN carenza: m. di buona volontà; sentire la m. di una persona • loc. prep. in m. di, in assenza di
- 2 Mancato adempimento di un impegno; errore, imperfezione: commettere una m. imperdonabile
• sec. XIII