Cenerentola. Una fiaba giapponese

                  La fiaba che segue è un classico racconto popolare giapponese

In molti tratti ricorda la nostra Cenerentola e in altri ricorda una fiaba raccontata nelle epoche trascorse: la fiaba del Castello di cristallo.

Molti affermano che le tradizioni popolari hanno sempre delle similitudini, anche se appartengono ad epoche in cui non ci fu un contatto diretto tra le varie culture,  a quel tempo troppo lontane l’una dall’altra.

Anche se sicuramente la vicina Cina a contatto con civiltà esterne, ha contribuito per prima a “contaminare” e prendere in prestito elementi per favorire la nascita di fiabe come questa.

 

Le due Fortune

C’era una volta un uomo che era rimasto vedovo e viveva con una figlia di nome Fortuna.
Un giorno l’uomo, desideroso di ridare una madre alla figlia, si risposò con una donna il cui nome era Fortuna, lo stesso della figlia. La figlia dell’uomo era molto carina, mentre quella della donna era decisamente brutta. La matrigna era molto gelosa della figliastra, anche perché il suo nuovo marito era ricco, ma la sua ricchezza sarebbe stata divisa tra le due ragazze.

Per questo motivo la figliastra era costretta ogni giorno a fare i lavori più pesanti, mentre la vera figlia della moglie poteva fare tutto quello che voleva senza nessuna preoccupazione.
Un giorno la matrigna con la sorellastra andarono in città a fare spese e lasciarono alla povera Fortuna tutti i lavori da fare, tra i quali c’era anche quello di dover andare a lavare dieci pesantissimi sacchi di riso nello stagno vicino casa.

Fortuna era disperata, si mise così in riva allo stagno e scoppiò a piangere. Le sue lacrime caddero nell’acqua che iniziò a cambiare colore. Ad un certo punto si udì una voce dire: “Fortuna sono la tua mamma, ti voglio aiutare. Cogli una delle canne di bambù che crescono qui vicino e battila una volta sul tuo fianco esprimendo un desiderio. Vedrai che si avvererà”. Fortuna fece come le era stato detto e riuscì a terminare il lavoro.

 Poco tempo dopo il figlio del governatore diede una festa per cercare moglie. La matrigna e la sorellastra andarono immediatamente al ricevimento. Fortuna allora si recò allo stagno e chiese di poter avere l’abito più bello di tutti, così potè andare al ballo.

Il figlio del governatore s’innamorò di Fortuna a prima vista. In poco tempo la ragazza potè lasciare la casa paterna e si sposò con il giovane, mentre la matrigna e la sorellastra non capirono mai il segreto dello stagno.

(Fonte telematica: http://www.guide.supereva.it)

 

Published in: on novembre 9, 2009 at 5:57 PM  Lascia un commento  
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