“Scrivere polvere” di Daniele Semeraro

Un battito di Mediterraneo. Un urlo che viene dalle pietre baciate dal sole rovente che solo la calura viva, quella assoluta, infuocata, appiccicosa, può produrre così densa, soffocante, là dove la terra è polvere.

Un romanzo duro, intenso, viscerale, di spessore, per niente facile se per facile s’intende una lettura d’intrattenimento, superficiale e svagante. Un testo capace di catturare, colpire allo stomaco, scuotere l’anima, pagine vibranti che ricordano  in alcuni tratti i più bei romanzi di Verga e di Pirandello.

Daniele Semeraro, pugliese, nato nel maggio del 1977 a Locorotondo, un autore che sarebbe preferibile paragonare ad un sapiente burattinaio, brillante nel suo lavoro, che muove magistralmente i fili di figure che hanno le caratteristiche dei personaggi di un teatro grottesco. Scrittore dalla mano fine, una mano che non trema, ma tesse a velocità esasperante, senza mai fermarsi, che vive delle sue creature, dona loro voce e ragione, rende musica il loro incedere, una danza indiavolata le loro vicissitudini.

Una danza, l’incontro con la Musica, ‘la’ danza: la taranta, tipico ballo meridionale, della Puglia, che vede nell’ondeggiare delle gonne delle sue donne pizzicate dal ragno che fa da nome alla ballata, il rituale sensuale dell’accoppiamento fra maschio e femmina, nell’ancestrale impulso primordiale dell’unione carnale.

E sono questi i suoi personaggi, veri, reali, ordinari, presi dalle strade e col volto del popolo, menomati nel fisico, storpi, muti, ignoranti, poeti, filosofi di ogni giorno, che si muovono a ritmo, nel Romanzo d’esordio del giovane Semeraro che certo non lascerà delusi i propri lettori. Personaggi i suoi, ognuno con la propria storia che si fondono in una sola corale scenografia, che vede da sfondo una natura incontaminata e selvaggia, quale quella dei più bei luoghi di una Puglia che sarà difficile da dimenticare.

Maria giovane, bella, sfortunata, il desiderio sensuale di tutti coloro i quali poggiano gli occhi sul suo ventre di fanciulla, lui il Poeticchio, una figura antropomorfa che quasi da sola fa paura, lui un ragazzino di dodici anni di una sensibilità esaltante, e poi tante altre creature a far da corollario e dare il proprio.

Una gran bella esperienza di lettura.

Il caso di un esordiente che darà lustro alla propria Casa Editrice, se è vero come si dice in alcuni casi, che non è una Casa Editrice a fare grande un Autore, bensì un Autore a far grande una Casa Editrice.

Monica Fiorentino  

Titolo: Scrivere polvere

Autore: Daniele Semeraro

Prezzo : 13.00

Dati: 2011, 203 p.

Editore: Lupo (collana Incipio)

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